Tutti i Cristiani recitano il Credo che invoca la Chiesa UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA come voluta da nostro Signore Gesù Cristo.

Tuttavia ci sono tre grandi gruppi nel Cristianesimo: quello Romano, quello Ortodosso e quello Anglicano. Ogni gruppo ha proprie caratteristiche e nei secoli frequentemente ci sono stati litigi e incomprensioni che hanno disatteso le direttive di nostro Signore anche, a volte, in modo platealmente incomprensibile.

Le divisioni e le differenze di usi, costumi e tradizioni sono fisiologiche fra le Chiese Cristiane che vivono ciascuna realtà locali e differiscono nel flusso del tempo e queste differenze arricchiscono l’umanità e il Cristianesimo se vengono raccolte in un unico contenitore cioè nell’unità di intenti di tutte le Chiese mentre non sono comprensibili quando le inevitabili differenze vengono utilizzate non per arricchire tutto il Cristianesimo ma vengono poste al servizio di interessi di parte ed utilizzate per dividere invece che per unire.

 

La Chiesa Anglo Cattolica San Paolo Apostolo è una piccola comunità Cristiana Alta nel panorama Anglicano e questo significa che si sente molto vicina ai Cristiani Romani e a quelli Ortodossi: un punto di partenza importante per essere vicini a quell’unità di intenti che invoca la preghiera del Credo recitato ogni giorno da tutti i Cristiani.

Per dare seguito reale alle invocazioni del Credo noi stiamo cercando di aprire percorsi nuovi che mirano a quella che chiamiamo la Pax Evangelica.

Nell’anno del Signore 2022 abbiamo iniziato a consacrare le nostre Parrocchie e strutture ecclesiali a tutte e tre le liturgie, facendo in modo di rendere Chiese e Cappelle idonee a celebrare liturgie Romane, Ortodosse e Anglicane. Abbiamo cercato di utilizzare arredi sacri e ornamenti che non fossero in contrasto con nessuno ad esempio evitando statue e raffigurazioni sostituite da icone. Celebriamo la S. Messa con il rito richiesto dai fedeli spesso fondendo liturgie ed usi appartenenti a fonti differenti cercando di utilizzare le cose migliori di ognuna delle tre anime Cristiane.

Nell’anno del Signore 2023 abbiamo creato, all’interno della nostra Chiesa un Istituto Cattolico Cristiano Romano guidato da mons. Ludovico Allegretti sacerdote di liturgia romana di grande levatura teologica e un Istituto Cattolico Cristiano Ortodosso Occidentale  guidato da mons. Orlando Francesco Amendola Arciesarca Ortodosso del Continente Europa.

Con la creazione di questi Istituti autonomi abbiamo superato decisamente le tradizionali intercomunioni fra Chiese che si limitano a riconoscimenti reciproci creando un livello di integrazione sinergico mai realizzato prima.

Il Santo Padre Francesco sta cercando da qualche anno di realizzare un rito comune romano-ortodosso-anglicano per la liturgia della S. Messa trovando difficoltà spesso insormontabili perché nessuno intende rinunciare alla propria identità e diversità. Noi semplicemente stiamo integrando le cose migliori delle diverse liturgie lasciando ai sacerdoti la possibilità di scegliere senza limiti ne discriminazioni come onorare nostro Signore.

Da tempo abbiamo evitato di entrare nella diatriba fra i diversi calendari liturgici e senza porci il problema di decidere quale sia la corretta data del Natale o della Pasqua abbiamo semplicemente deciso di festeggiarle e onorare tutte le date attraverso doni e pasti speciali per chi ha necessità in tutte le occasioni.

Non distinguiamo fra Pasqua romana-anglicana e ortodossa ma festeggiamo entrambe le date per far felici due volte gli ultimi che ne hanno bisogno. Non ci sono distinzioni fra calendaristi e vetero-calendaristi ma doppie occasioni per portare sollievo a chi soffre.

Noi preghiamo aiutando chi soffre e cogliamo le date diverse fra i calendari liturgici come opportunità di festeggiare ed aiutare il nostro prossimo meno fortunato.

Se nella teologia Ortodossa il fidanzamento è un evento più importante del matrimonio, noi li consideriamo entrambi fondamentali onorandoli tutti e due in egual misura in modo da celebrarli entrambi nella prospettiva migliore e creare due occasioni solenni per presentare a Dio la nascita di un nuovo nucleo familiare.

La nostra Chiesa con i suoi Istituti autonomi comprende clero di ogni liturgia e orientamento Cristiano e a tutti questi diaconi, sacerdoti e vescovi non chiediamo di annullare le proprie convinzioni e tradizioni ma, al contrario, di mantenerle vive per arricchire le liturgie comuni nell’incontro e nella sinergia di punti di vista differenti.

Nostro Signore ha salvato tutta l’umanità senza discriminare e dividere ma unendo tutti nel suo nome, quindi chi siamo noi per contrastare il Suo volere per sciocchi interessi di parte.

La Pax Evangelica è qualcosa di immenso, un sogno meraviglioso che si sta concretizzando certo non per volontà della nostra piccola Chiesa. Noi percorriamo una via luminosa indicataci e tracciata da Spiriti Superiori che guidano le azioni del nostro piccolo clero che sta diventando l’umile strumento di un Bene e di una Volontà superiore che intende unire senza distruggere ma, al contrario, valorizzando quelle diversità che arricchiscono il meraviglioso caleidoscopio della razza umana creato dal libero arbitrio che ci fu concesso per migliorarci ed evolverci e non per distruggerci vicendevolmente senza alcun profitto per nessuno.

Nessuno ha sino ad ora neppure pensato di integrare sacerdoti, tradizioni e liturgie diverse! Noi lo stiamo facendo per primi, ma certo non per merito nostro. Noi cerchiamo di unire e le nostre intercomunioni  sono sinergie create per unire usi differenti e non sono titoli di merito da mostrare.

Le nostre sinergie sono integrazione di tradizioni differenti nella convinzione comune che seguiamo un unico Dio attraverso una sola Fede e una sola grande, immensa Chiesa che senza confini ne discriminazioni raggruppa tutti noi che respiriamo la medesima aria.